10 anni di Transart. Non guardiamo indietro ai traguardi raggiunti ma vogliamo guardare ancora una volta al futuro e alle nuove sfide che ci attendono.
La decima edizione di Transart, festival di cultura contemporanea, porta più avanti che mai la volontà di mescolare il fare e il pensare artistico regionale con quello internazionale.
Transart 10 è l’edizione dei contrasti: diversi artisti da New York si confrontano in nuovi spazi urbani di Bolzano con il genere performance, sottolineando l’importanza e l’attualità di questo tipo di espressione; Manuela Kerer con il suo nuovo pezzo per dieci spazzolini da denti si affaccia ai toni jazz radicali della cantante norvegese Maja Ratkje; una apoteosi tra musica e vino, il simposio platonico proposto da Klangofrum Wien, che segue ad un momento musicale di grande austerità, quello della nuova composizione di Sergej Newski dedicata alla figura di San Francesco; una compagnia di danza giapponese indaga il tema della verità attraverso le nuove tecnologie, mentre lo scrittore russo Valdimir Sorokin svela scottanti fatti sulla realtà politica del suo paese nell’ultimo suo romanzo tradotto in tedesco; un gruppo di giovani compositori cerca di rintracciare il filo del Costruttivismo nella musica russa contemporanea, mentre l’italiano Luciano Chessa dona nuova vita a 16 intonarumori, strumenti inventati dal pittore futurista Luigi Russolo. A Transart poi si cena in modo alternativo e in luoghi alternativi, come a Casa Depero! Non mancherà un momento di clubbing con i principali dj della scena europea, mentre una nuova entrata è il genere del Poetry Slam, ospitato nell’ambito della quarta edizione di uno specifico premio indetto normalmente in territorio austriaco.
Nella decima edizione non poteva mancare un omaggio al mondo sonoro delle donne con due vere star in concerto: Patti Smith sacerdotessa del rock e Diamanda Galás, regina nera della ricerca vocale contemporanea.