Cosa succederebbe se vi fosse data la possibilità di immergervi nella vita di una persona a voi sconosciuta grazie a un breve incontro? Che domande fareste?
Una cabina telefonica, una lista e la possibilità di chiamare le persone più disparate. “Give me a call” riporterà le cabine telefoniche nelle piazze pubbliche delle città -, in una veste inedita frutto del lavoro di artiste*i altoatesine*i.
La cabina telefonica apre la possibilità di un dialogo intimo e personale con un'altra persona: scoprendola, ponendole domande, ascoltandola e facendosi ascoltare. Com'è la vita per chi guida un tir? E come per chi è infermiera*e, politica*o, studente*ssa? Come sta in quel luogo e in quel momento? Che porte possono dischiudere le vostre voci?
In un tempo che, anche a causa della pandemia, ci porta a essere sempre più solitari, riducendo al minimo i contatti e in cui i social fungono da strade comunicative a senso unico, “Give me a call” offre la possibilità di riscoprire una comunicazione interpersonale e di porsi in modo curioso e aperto nei confronti della persona sconosciuta dall'altro capo del filo. Un'esperienza unica di scambio di pensieri e storie che altrimenti verrebbero sovrastati dal rumore del mondo.
✅ Entrata consentita solo con Green Pass
Le cabine telefoniche sono aperte per una settimana. Dalle ore 10.30 alle 12.30 potete chiamare una delle altre cabine e dialogare con un'altra*o concittadina*o casuale. Dalle ore 17 alle 19 potete contattare un*a delle*dei nostre*i interlocutrici*ori. Sollevate la cornetta e chiamate!
- BOZEN BOLZANO > Piazza Walther
- MERAN MERANO > Piazza Terme
- GLURNS GLORENZA > Piazza Centrale
- LEIFERS LAIVES > Via Pietralba 24
- KLAUSEN CHIUSA > Piazza Fraghes
- BRIXEN BRESSANONE > Piazza Duomo
- BRUNECK BRUNICO > Via Bastioni
- STERZING VIPITENO > Piazza Principale
Una coproduzione di Festival TRANSART21, Vereinigte Bühnen Bozen e Südtiroler Künstlerbund
Curatore: Nicola Bremer
Progettazione cabine telefoniche:
Marlies Baumgartner, Robert Engl, Peter|||KOMPRIPIOTR|||Holzknecht, Heinz Innerhofer & Christina Auer, Ingrid Klauser, Peter Paul Pedevilla alias Peter Verwunderlich, Laura Volgger, Wolfgang Zingerle
Consulenza drammaturgica: Friederike Wrobel
Concept: Festival Transart